Atto di destinazione: quello che devi sapere
Dopo il Trust e il Fondo patrimoniale, oggi ti voglio parlare dell’Atto di Destinazione.
Cos’è?
E’ un altro strumento giuridico, secondo il quale imprimendo ad alcuni beni un vincolo, chiamato di destinazione, un soggetto può creare un patrimonio separato rispetto a quello “generale”di cui è titolare.
L’effetto è quindi quello di “isolare” questi beni dal patrimonio principale della persona che ne è il titolare, in modo da destinarli al fine per il quale l’atto è stato istituito.
Inoltre, i creditori della persona che ha impresso il vincolo di destinazione possono continuare ad aggredire il patrimonio del loro debitore secondo i principi generale, ma non invece i beni oggetti del vincolo, che restano appunto “isolati” dal patrimonio del debitore.
Giancarlo è un ingegnere, libero professionista, che intende garantire al figlio Luca una casa per quando non ci sarà più.
Preoccupato per il futuro del figlio, istituisce su un immobile il vincolo destinato all’abitazione del figlio.
Quindi, gli eventuali creditori di Giancarlo non potranno rivalersi sulla casa vincolata a favore del figlio Luca
Se dovessimo creare una sorta di carta di identità di questo strumento giuridico, sarebbe così.

Nel nostro case study, si poteva anche pensare ad un Trust, ma ci sono comunque differenze tra i due strumenti:

Se dovessi elencare i punti di forza e i punti di debolezza di questo strumento, si possono riassumere:


Giulio Zaccarelli

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