fbpx
22227
post-template-default,single,single-post,postid-22227,single-format-standard,stockholm-core-1.0.8,select-theme-ver-5.1.8,ajax_fade,page_not_loaded, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,wpb-js-composer js-comp-ver-6.1,vc_responsive
MIFID 2: la guida definitiva

MIFID 2 – la guida definitiva

Markets in Financials Instruments Directive (MIFID)  – il pacchetto di normative europee a tutela del risparmiatore.

Crisi bancarie, fallimenti, Bail-in, risparmiatori più o meno traditi, in questi ultimi anni se ne sono sentite di tutti i colori e non soltanto a casa nostra, ma in tutta l’Europa, senza contare il grande ciclone del 2008 che, dagli USA ha investito praticamente tutto il mondo.

Cosa fare allora? Come proteggere i risparmiatori dalle insidie dei mercati finanziari?

La comunità europea ha ricercato una soluzione e pensa di averla trovata nell’implementazione delle nuove normative sul risparmio chiamate MIFID2 entrate in vigore dal 3 gennaio 2018 che portano al loro interno novità importanti che ogni risparmiatore, a mio avviso , dovrebbe conoscere.
Avevo già affrontato il discorso MIFID in un altro mio articolo.

Vediamo ora insieme le principali novità introdotte:

Che tipo di cliente sei

I clienti, dalle risultanze di un questionario che dovranno compilare, verranno suddivisi in due macro categorie:

  • Clienti professionali
  • Clienti al dettaglio

clienti professionali, sono coloro che possiedono ampie conoscenze in materia finanziaria, oltre ad una consolidata esperienza nell’utilizzo degli strumenti finanziari anche quelli più sofisticati e speculativi.

clienti al dettaglio saranno coloro che, al contrario, non possiedono grandi conoscenze in materia ed hanno poca o nulla esperienza nell’utilizzo degli strumenti finanziari ed è su questa categoria che la MIFID2 si va a concentrare.

Il Questionario

Secondo la MIFID2 ai clienti verrà chiesto di compilare un questionario (in realtà già in uso dal 2007) questa volta ancora più dettagliato. Lo scopo sarà quello di acquisire tutte le informazioni necessarie per definire la tipologia del profilo finanziario del cliente (dettaglio o professionale) oltre che  per determinare la sua personale propensione e relativa tolleranza alla variabilità. Sono stati individuati 5 profili e ad ognuno verrà assegnato una soglia positiva e negativa di tolleranza.

Dal questionario si desumerà chiaramente quali strumenti finanziari saranno più adeguati; in caso negativo non potranno essere proposti.

Il questionario dovrà essere ripetuto ed aggiornato ogni qualvolta il cliente manifesti modifiche dei suoi obiettivi. Inoltre il portafoglio del cliente dovrà essere costantemente monitorato.

Informative

Dalla proposta iniziale, all’acquisto o vendita, i clienti dovranno essere documentati, dovranno ricevere tutte le informazioni esposte in forma chiara e comprensibile.

In modo che il cliente possa effettuare le proprie scelte di risparmio in maniera consapevole ed informata, ogni passaggio dovrà essere documentato e tale documentazione potrà essere utilizzata dal cliente in caso di controversie.

I costi

Il punto focale della nuova normativa si concentra sui costi, che dovranno essere espressi non soltanto in percentuale, ma anche in numeri assoluti, in euro per intenderci, ed esplicitati voce per voce oltre che il totale complessivo della gestione.

Dovranno essere divisi in costi generali del servizio ad esempio:

  • Commissioni di Sottoscrizione
  • Commissioni di Transazione
  • Commissioni di custodia
  • Commissioni di gestione
  • Commissioni di Performance
  • Commissioni di uscita
  • Spese fiscali

Product Governance

Parolone inglese, secondo la MIFID2  la product governance interviene in fase di costruzione dello strumento finanziario, questa novità molto interessante, permetterà una maggiore efficacia dei controlli di qualità. In sintesi la società che progetta uno strumento finanziario sarà tenuta a comunicare verso quale tipologia di cliente lo strumento in questione è pensato.

Le tipologie di cliente saranno individuate da un target (obiettivo) positivo o negativo, il target positivo identifica verso quale tipologia di cliente lo strumento viene indirizzato, mentre il target negativo, identifica la tipologia di cliente che non è da ritenersi adeguato, di conseguenza, tale strumento non gli dovrà mai essere proposto.

Switch

Si tratta dell’operazione di vendita di uno strumento, contestuale all’acquisto di un altro, operazione messa solitamente in essere quando le condizioni di mercato diventano sfavorevoli all’utilizzo di un determinato strumento, oppure in seguito alle stesse lo strumento dovesse superare la soglia di tollerabilità del rischio (variabilità) determinata dal cliente in fase di compilazione del questionario. Tale operazione, secondo la MIFID2, dovrà sempre essere documentata e si dovranno evidenziarne i vantaggi.

Vigilanza

Questo aspetto non riguarda direttamente noi consulenti o i clienti, ma è bene sapere che i poteri di vigilanza delle autorità preposte (nel nostro ordinamento Consob e Banca d’Italia) sono stati rafforzati tanto che gli organi preposti al controllo, avranno d’ora in avanti la facoltà in casi estremi, di intervenire direttamente presso la società che struttura lo strumento finanziario limitando o addirittura bloccando la vendita di uno specifico prodotto.

Hai letto fino a qui? Complimenti!

Ora ho una domanda per te, il tuo consulente personale oppure in Banca ti hanno già accennato ai cambiamenti in corso?

Vuoi ricevere gratuitamente il mio e-book ? Iscriviti alla mia newsletter e ti invierò la tua copia.
* campi obbligatori
The following two tabs change content below.

Giulio Zaccarelli

Sono Giulio Zaccarelli, consulente finanziario. 25 anni di esperienza. Ascoltando i tuoi bisogni, ti consiglio e proteggo il tuo patrimonio da pericoli specifici, utilizzando  strumenti che possano tutelare i tuoi risparmi e farli crescere nel tempo.
Nessun commento

Scrivi un commento